top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreChiaris

Welcome to MIAMI

Aggiornamento: 7 set 2021

Quale migliore scusa per andare a Miami se non per un matrimonio?


Data del matrimonio: maggio

Prenotazione: febbraio

Volo andata: 11 h - American Airlines diretto da Malpensa

Volo ritorno: 12h (scalo a Londra) - British Airways

Costo: 335€ a biglietto


Matrimonio annullato...si parte lo stesso!


Dopo un lungo volo intercontinentale, siamo giunte (mia sorella ed io) all'aeroporto di Miami, molto più piccolo rispetto alle nostre aspettative. Di lì abbiamo preso un Uber che ci ha scaricate davanti al nostro hotel di South Beach: Washington Park Hotel...3 stelle, localizzato in Washington Avenue, seconda parallela di Ocean Drive, la via più famosa di South Beach, animata da locali di ogni genere in cui passare la serata.

La camera era molto carina, la pulizia ottima, ma un po' rumorosa a causa del vecchio condizionatore ed il bagno assolutamente da migliorare in quanto mezzo rotto. Il resto dell'hotel non era niente di che...

Nella hall vi era una persona apposita all'organizzazione di escursioni ed eventi su misura per ogni cliente; tramite lui abbiamo prenotato le nostre varie attività.


La prima sera, dopo un breve giro di perlustrazione della zona limitrofa al nostro hotel, siamo andate in Española Way, anche quella poco distante. Si tratta di una via alberata di palme con luci che scintillano sopra di loro e creano una bella atmosfera. Ricordando i romantici villaggi spagnoli e francesi, sembra quasi di fare un tuffo nel passato. Colorata di rosa, è una via dove si fa festa, difatti non mancano serate organizzate con ballerini di flamenco o di salsa. Lungo tutta la passeggiata sono dislocati vari ristorantini di diverse cucine globali: italiana, cubana, spagnola, statunitense, giapponese...

Abbiamo optato, dopo aver chiesto consiglio, per l'Havana 1957 Cuban Cuisine , dove abbiamo mangiato un sandwich cubano ed un piatto di carne accompagnato da riso in bianco e fagioli neri, il tutto sorseggiando dei deliziosi mojito. Il conto era abbastanza elevato: circa 40€ a persona! Un prezzo che non vale assolutamente quello che abbiamo ordinato: piatti troppo semplici e materie prime veramente economiche...sconsigliato!!

Il giorno dopo la sveglia è suonata molto presto in quanto era pianificato un viaggio alle Keys, così, circa alle h. 6.15 siamo uscite dall'hotel dirette al pullman. Il tragitto è durato circa 4h30 contando che ci siamo fermati a fare la solita colazione americana con waffles, pancakes e bicchieroni di caffè.

Arrivati a Key West mia sorella ed io abbiamo deciso di addentrarci nel tour della Papa's Pilar Rum Distillery di Ernest Hemingway. Un'esperienza unica nel suo genere, soprattutto degustare sei shots di rum alle h. 11.30 di un'afosa mattinata estiva.

Uscite da lì un po' traballanti abbiamo continuato il nostro giro per la splendida Key West (anche conosciuta come Cayo Hueso), nota per il suo mare caraibico e le casette color pastello. Un vero paradiso, dove tutto sembra essersi fermato nel tempo.

Purtroppo le spiagge erano ricoperte di alghe e non abbiamo fatto il bagno, nonostante il caldo. Abbiamo preferito girare per la città e goderci i locali e gli edifici storici, come la casa di Hemingway o la Little White House dove abitò Harry S. Truman, trentatreesimo presidente degli USA.

Tornate a Miami ci aspettava una veloce cena in un fast food e subito a dormire dopo una bella doccia rilassante.


Giorno 3: giornata dedicata alla scoperta di Miami! A South Beach siamo salite su un bus Hop-on Hop-off che ci ha scorrazzate in lungo e in largo per la variegata città. Come prima tappa siamo andati a Downtown Miami: centro finanziario ricco di grattacieli scintillanti, siamo passati davanti all'AmericanAirlines Arena, casa dei Miami Heat, per proseguire fino a Miami Beach dove abbiamo visto il Monumento all'Olocausto, un monumento storico commovente...

Continuando il percorso ci siamo recati nel Wynwood Art District, famoso per i suoi stupendi murales, che è stato riqualificato negli ultimi tempi diventando un quartiere artistico veramente affascinante.

Altra tappa che definisce uno dei quartieri più famosi, oltre a quelli già citati ed ad altri che purtroppo non siamo riuscite a vedere, è Little Havana, abitata principalmente da cubani e centro/sudamericani. Difatti l'energia e l'allegria latina si percepiscono immediatamente! Come nel locale in cui abbiamo pranzato: Cubaocho Museum & Performing Arts Cafè, classici piatti della cucina cubana e latina: tamales e platano frito!

Ma c'era ancora gran parte della giornata da sfruttare, così ci siamo imbarcate su un piccolo traghetto ed abbiamo ammirato le magnifiche ville dei vip dall'acqua, ovvero da un po' più vicino...

Fisher Island, Star Island, Hibiscus Island, Di Lido Island, San Marino Island, tra altre, queste sono le isole dove sono state costruite le ville appartenenti a star come Madonna, Sylvester Stallone, Lenny Kravitz, Will Smith, Frank Sinatra, Tony Bennett, ecc... Se vi trovate a Miami vale la pena fare un giro tra questi isolotti per rifarsi un pò gli occhi!


Giorno 4: Direzione Everglades! Distante circa 1h30, il Parco Nazionale delle Everglades, dichiarato patrimonio mondiale dell'UNESCO, si estende per 6000km² nel sud della Florida ed è una zona paludosa coperta da fili d'erba lunghi e sottili. Potete fare un tour della foresta subtropicale a bordo di un airboat (una specie di motoscafo molto veloce che naviga a filo dell'acqua) guidato da un simpatico ragazzo che vi racconterà fatti e curiosità molto interessanti...

Durante il giro turistico è molto probabile avvistare degli alligatori (ENORMI). Molto spesso si trovano in acqua, dunque c'è la possibilità di vederli molto da vicino accostandosi con l'airboat...ma mi raccomando tenete mani e piedi dentro al motoscafo per non avere qualche brutta sorpresa..!

Scese dall'airboat ci aspettava uno spettacolo organizzato dall'Everglades Holiday Park in cui un ragazzo "giocava" con tre alligatori di diverse dimensioni. Se siete particolarmente curiosi o appassionati al genere potete anche prendere in mano un cucciolo e fare una foto ricordo.


Per l'ultima cena, la stessa sera dopo un pomeriggio rilassante in spiaggia di ritorno dalle paludi, abbiamo optato per il Mercato della Pescheria in Española Way: ristorante italiano molto, molto invitante: locale molto carino, cibo OTTIMO! Devo specificarlo perché ci è rimasto veramente impresso nella mente e nel cuore...

Naturalmente il conto era salato, ma date le esperienze delle serate precedenti e notando l'elevato costo della vita durante quei pochi giorni a Miami, eravamo preparate.


Che dire, non potevamo lasciare la città senza fare qualche acquisto in Lincoln Road: un vero e proprio centro commerciale all'aperto, una delle strade più famose di Miami.


36 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page